Sai davvero tutto sui bambini indisciplinati?
- Vanessa
- 14 set 2018
- Tempo di lettura: 5 min
"Insofferente o noncurante di qualsiasi norma disciplinare; disubbidiente, ribelle" afferma il dizionario. Quante volte ci è capitato di etichettare un bambino per il suo comportamento? Quel bambino è ben educato. Quel bambino è indisciplinato. Se fosse mio figlio....
Sì, più o meno, è capitato a tutti di pronunciare le seguenti parole. A volte da insegnanti, genitori, educatori ci siamo affidati a punizioni, timeout, castighi..e il risultato? Disastroso!
A volte l'approccio, il modo in cui ci avviciniamo ad un bambino apparentemente capriccioso o difficile, può fare tutta la differenza del mondo.
Partiamo dal presupposto che aver cura nell'educazione è fondamentale: dedicare tempo, attenzioni, cure può fare davvero la differenza. Questo non vuol dire difendere a spada tratta ogni comportamento di un bambino o assecondarlo in tutto e per tutto; certi NO sono importanti per la crescita del bambino e, molte volte, una posizione ferma e una certa costanza, può portare a dei cambiamenti e a dei benefici a lungo termine. Ma questo è il presupposto.

Consideriamo invece altri casi, altre dinamiche familiari e scolastiche, in cui castighi, punizioni e cattive conseguenze non portano molti benefici, anzi, il più delle volte peggiorano il comportamento del bambino stesso.
Ti sei mai chiesto se dietro a quel comportamento ci sia invece un bisogno di attenzioni? Una carezza mancata, un abbraccio mancato, una coccola..? sono gesti semplici, gratuiti..non si comprano nel negozio di giocattoli! A volte invece di inveire contro i bambini, è necessario chiedere loro "c'è qualcosa che non va?" "Sei felice?" "Vuoi parlarmi di un tuo problema?" "Io sono qui per te". Regalare loro giochi e tutto ciò che (apparentemente) desiderano, non è la soluzione. Regalare il proprio tempo, offrire loro esperienze concrete, può essere una valida soluzione per colmare alcuni vuoti. Ci sono esperienze completamente gratuite ed altre che valgono la spesa e, il più delle volte, costano meno di un giocattolo che il bambino getterà via poco dopo, e rimangono maggiormente nei ricordi anche in età adulta.
Ti sei mai chiesto come mai un bambino pretende sempre di più giochi e beni materiali, facendo scenate alle casse dei supermercati? Perché sono bombardati dai "media"! Trascorrono molte ore davanti alla TV con pubblicità che penetrano nella testa dei bambini attraverso canzoncine, colori sgargianti e spot motivazionali che ti suggeriscono nuovi bisogni "devi avere questa cosa per essere invidiato dai tuoi compagni" "se ce l'hai sei fighissimo"..questi sono i messaggi che vogliamo dare ai nostri bambini? Questo è l'esempio?
Quando non sono in casa, li portiamo al centro commerciale che è una palestra di acquisti compulsivi...ovunque ti giri ci sono cose che si possono comprare..e i bambini non sono stupidi...lo sanno che facendo leva sulla vostra pazienza, possono ottenerli!
Queste sono solo alcune delle cose che si celano dietro certi comportamenti.
Ma consideriamo anche altri casi. Sapete cosa sia il disturbo oppositivo provocatorio? Parlo a tutti gli insegnanti, genitori, educatori che non sanno cosa si cela dietro a quell'essere così ribelle e indisciplinato. Sicuramente, la maggior parte degli insegnanti ne avrà almeno sentito parlare nella propria carriera e magari alcuni di loro hanno anche vissuto l'esperienza e il contatto diretto con questi bambini ma tanti genitori, che non lavorano nel settore educativo, non lo sanno e si trovano a paragonare e a confrontare comportamenti e situazioni che coinvolgono i propri figli.
Sai, dunque, davvero tutto sui bambini indisciplinati?
Ti basti pensare che un bambino oppositivo/provocatorio mette in atto i seguenti comportamenti:
spesso va in collera;
spesso litiga con gli adulti;
spesso sfida attivamente o si rifiuta di rispettare le richieste o regole degli adulti;
spesso irrita deliberatamente le persone;
spesso accusa gli altri per i propri errori o il proprio cattivo comportamento;
è spesso suscettibile o facilmente irritato dagli altri;
è spesso arrabbiato e rancoroso;
è spesso dispettoso e vendicativo
In questo caso punizioni, timeout e castighi non porterebbero alcun beneficio, piuttosto bisognerà imparare delle tecniche comportamentali per aiutare sia il bambino che i genitori a mitigare gli atteggiamenti e riconoscere ed arrestare i circoli viziosi che portano alla persistenza del problema.
Quando ho conosciuto A. il mio primo alunno con disturbo oppositivo-provocatorio, qualche anno fa, pensavo che non avrei retto alla pressione. Sono sempre stata paziente e questo infatti non mi preoccupava. Sapevo che, con pazienza, costanza e professionalità, avrei ottenuto dei risultati. Temevo di non reggere psicologicamente. Questo disturbo assorbe non solo le tue energie in quanto figura professionale ma anche in quanto essere umano.
Ci sono ovviamente diversi gradi di opposizione e provocazione ma alcuni di essi sono estremi.
Tuttavia, mi sono rimboccata le maniche e ne sono uscita profondamente cambiata, con una forza incredibile che non pensavo di avere.
Ho usato amore, abbracci, comprensione, energia, forza, meditazione, strategie educative e i primi risultati si sono visti già dopo qualche settimana..e pian piano con i mesi si sono raggiunti i primi traguardi.
Con voi voglio condividere 3 delle tante strategie che ho utilizzato sia alla scuola dell'infanzia che primaria per arrestare alcuni circoli viziosi di bambini oppositivi e per infondere calma e serenità nel bambino che avevo di fronte e che mi ha cambiato il modo di vedere le cose.
Provare per credere. Potete utilizzare queste strategie anche con gli altri bambini.
1. MEDITAZIONE E SIGILLO AL CUORE

Se la mattinata partiva col piede giusto, solitamente questa pratica la facevamo al mattino dopo i primi saluti e abbracci. Qualora partisse già movimentata, cercavo di inserire questa pratica ogni qualvolta fosse necessario calmare il bambino.
Questo è un semplice A3 che ho realizzato insieme ai bambini, per poterci rivolgere a questo caldo sole e a questo profondo mare ogni volta che volevamo respirare profondamente e dire parole di gratitudine. Il sigillo al cuore invece è una piccola sequenza in cui si portano le mani al petto, poi a destra, a sinistra, in alto e al centro per far circolare energia positiva.
I più scettici non crederanno ai benefici del respiro, delle mani congiunte e della gratitudine ma negli occhi di quel bambino ho visto pace e serenità laddove da molto tempo si insidiavano oscurità e malessere.
2.UNA FILASTROCCA SU RABBIA E AMORE

Il mio bambino (uno in particolare rispetto agli altri casi) capiva benissimo cosa gli stessi dicendo..c'era un tacito accordo secondo il quale lui poteva avere fiducia in me ed io ero lì per lui, per far sì che crescesse sano e sicuro.
Con questa filastrocca abbiamo capito tanto il valore del NO e la ripetevamo ogni volta che sapeva di non poter fare quella cosa (per esempio scappare dall'aula) e la maggior parte delle volte ha funzionato e il dolce ritmo lo ha cullato.
3.UN AMICO IMMAGINARIO, BUON ESEMPIO DI COMPORTAMENTO

Per questo mio alunno ho scelto un amico immaginario, con tanto di famiglia e casetta. Questo amico immaginario inviava al mio alunno una serie di lettere in cui raccontava storie di bambini ribelli e storie di bambini come lui che rispettavano alcune regoline di convivenza oppure raccontava lui storie sui sentimenti, sulle emozioni..in particolar modo sulla rabbia.
Dato che queste storie le scrivevo prendendo spunto dai suoi capricci, spesso facevano breccia e lo facevano riflettere sul proprio comportamento.
Il mio alunno adorava queste lettere, che puntualmente arrivavano con bonus regalo quando si comportava bene (rinforzo positivo).
Ovviamente utilizzare termini positivi, rinforzi positivi, buoni esempi ecc aiutano tantissimo a focalizzarsi sugli aspetti positivi a discapito di quelli negativi.
Utilizzare strategie nell'ambito educativo è importantissimo se si vogliono ottenere risultati duraturi. Invece risolvere il problema all'istante con giochini e con i Sì, è come prendere la pillolina magica per far passare il mal di testa di quel momento senza andare alla radice del problema.
Abbiate cura di splendere.
Vanessa
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