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Perché insegnare il minimalismo ai bambini | vanEducation

  • Immagine del redattore: Vanessa
    Vanessa
  • 22 nov 2019
  • Tempo di lettura: 8 min

Pensate ai bambini di oggi. Pensate alla società di oggi. Questo accostamento mi fa sempre riflettere molto perché i bambini di oggi saranno gli uomini e le donne di domani. Oggi la società in cui viviamo è davvero molto stressante! Basti pensare a come la ricerca di lavoro sia diventata più frenetica, precaria, instabile. Basti pensare che oggi, a livello di moda e quindi a livello commerciale, non esistono più solo 4 stagioni ma più di 50! E se guardiamo gli zaini, il materiale scolastico e l'abbigliamento dei nostri bambini? Vediamo un gran bel divario sociale e molta competizione per la scalata verso il successo.

Oggi in mano ai nostri ragazzi diamo cellulari costosi e poi tablet, consolle, pc, dispositivi elettronici di ogni genere. Alt. Un respiro profondo.


Facciamo una premessa doverosa e poi passiamo al focus di questo articolo:

perché insegnare il minimalismo ai bambini

Dato che il termine minimalismo è stato coniato, o quanto meno si è diffuso, abbastanza recentemente, molte persone non sanno ancora bene di che stile di vita si tratti. Tutti pensano che "minimal" stia per "meno" o per "rinuncia".

In realtà la filosofia minimalista era già nota nel passato solo che con un nome diverso.

Torniamo al punto. Essere minimalisti, nell'accezione più comune e non in qualche forma estrema di privazione, significa vivere BENE con il necessario per stare BENE, l'essenziale che riordina la mente e non solo gli spazi fisici esterni.

Essere minimalisti significa distaccarsi dalle cose materiali ossia non diventarne schiavo. Faccio un esempio pratico: "ohhh che bella quella gonna, devo assolutamente comprarla!" oppure "noooo gli appunti delle scuole medie non posso buttarli, prima o poi mi serviranno o serviranno ai miei figli!" Seri? Pensate davvero che fra 20 anni i vostri figli prenderanno in mano quegli appunti? Persino alle elementari (scuola primaria) è ormai cambiato tutto. Non avrebbe senso riproporre appunti o metodi superati.

Sono solo 2 dei centomila esempi che potrei fare.

Essere minimalisti vuol dire sentirsi liberi di andare avanti senza portarsi dietro il fardello delle centinaia di cose accumulate. L'ho provato sulla mia pelle. Essere minimal vuol dire avere delle priorità e non l'agenda che straripa di impegni, a volte anche quelli di cui non ci importa o a cui sappiamo che non parteciperemo, e sono lì a metterci ansia ogni volta che sfogliamo le pagine!

Minimal significa lasciare andare, respirare, essere grati di ciò che si ha e acquistare solo ciò che ci è utile o ci rende gioiosi, ci fa stare bene.

Per me il passaggio è stato anche quello di avere meno oggetti materiali ma di investire di più sulle esperienze. E proprio da qui mi aggancerei con l'accostamento minimalismo e bambini.


Perché dovreste insegnare ai bambini il minimalismo?


1)Innanzitutto perché sostituire oggetti materiali con esperienze concrete migliora i rapporti all'interno della famiglia e aggiunge qualità alla vita.


Bastano anche semplici esperienze ma ricche di significato. Andare a fare una passeggiata invece che stare in casa, uno in una stanza e uno in un'altra, andare a fare sport insieme, genitori e figli all'aria aperta, fare gite, andare in piscina o ad una mostra o partecipare ad un laboratorio per bambini. Ci sono tante esperienze che si possono fare sia insieme ai genitori e sia tra ragazzi. Non mi dite che la gita o la vacanza costa!

è sempre questione di priorità.

Io stessa sono la prima che non riusciva a tirare a fine mese ma il vestitino ci stava, la cena, la bevuta, la ballata, la colazione fuori casa ci stavano, creme, cremine e scrub ci stavano, oggetti solo per il gusto di averli ci stavano, l'uscita al centro commerciale "no, non compro nulla" e poi misteriosamente sacchetti e sacchettini ci stava. Insomma ci stavano molte cose ma poi mi mancavano i soldi per fare qualcosa che davvero mi piacesse: la formazione di yoga era troppo costosa, la vacanza era troppo costosa, partecipare ad un evento era costoso, fare un corso di cucina era costoso. Ma alla fine, cosa aggiungeva davvero valore alla mia vita? I vestiti? le creme? Cene costose? o forse avrei dato un senso alla mia vita magari con quella meta lontana, quel corso di cucina, il diploma per diventare istruttrice di yoga, lo spettacolo a teatro o il convegno sull'alimentazione? Certo, ognuno ha le priorità che decide di scegliere ma ai vostri figli quale informazione preferireste passare? Che saranno persone di successo con quel vestito griffato o con le giuste competenze date da un percorso di formazione? Vorreste insegnar loro che accumulare oggetti rende "ricchi" perché avranno tante cose oppure vorreste insegnar loro a investire i propri soldi in qualcosa che possa migliorare la loro qualità di vita?

Sono scelte. Questa è solo una fra le tante che si possono fare.

Vi assicuro che, da quando, ho smesso di comprare cianfrusaglie e cose inutili, non solo ho avuto la somma necessaria per fare tutte le esperienze che avevo sempre rimandato, in più mi sono anche avanzati! Badate bene che 50 euro di qui, 20 di là, 100 e poi altri 30 pian piano fanno una somma che non immaginereste se li spendeste tutti insieme!


2)Insegnare il minimalismo ai bambini favorisce la concentrazione.


Provate a pensare a quanto i bambini, ma anche noi adulti, siano distratti continuamente da sciocchezze che non permettono loro di concentrarsi.

A monte il discorso tecnologico. I bambini non dovrebbero studiare con cellulare alla mano, youtube, tv accesa e altre fonti di distrazione. Già questo sarebbe un passo avanti. Riuscirebbe a restituire loro sia il tempo per studiare che per svagarsi. Farlo insieme non è funzionale a meno che non stiano imparando per esempio l'inglese attraverso un cartone, un video divertente ecc. Ci siamo capiti!

Risulta importante avere anche il piano di studio sgombro da cose che possano distrarre i nostri bambini e ragazzi. Una superficie libera, pulita e spaziosa, non lascia spazio alle distrazioni. Provate a studiare con una scrivania stracolma di roba! Vi verranno in mente mille altre cose da fare tranne che studiare e lavorare!

Allo stesso modo è importante che la superficie ritorni linda e splendente terminato l'utilizzo. Insegniamo quindi ai bambini e ragazzi a riporre le cose da dove sono venute.



3) Regola del "uno dentro e uno fuori"


Quante volte le stanze dei bambini sono colme di giochi, libri, ninnoli, cianfrusaglie, cambi e ricambi, peluches, oggetti da collezione? Direi che se togliessimo tutto dagli armadi, da sopra le mensole e dalla scrivania, faremmo una montagna alta fino al cielo. Cosa stiamo insegnando ai bambini? Avere, avere, avere!

Compriamo un nuovo peluche e teniamo tutti quelli vecchi, compriamo un nuovo gioco e non ne buttiamo mai via uno, compriamo continuamente vestitini ma poi teniamo quelli vecchi "caso mai..". Ecco iniziamo proprio dal "caso mai.." vale per gli adulti ma anche per i bambini. Il "caso mai" si traduce quasi sempre in "mai". Dato che per i vestiti sono gli adulti a scegliere cosa tenere e cosa cedere, direi che si può fare una bella cernita considerando quali sono le cose che i vostri figli indossano di più e quali non indossano da mesi se non da anni. Donate, cedete, regalate, vendete quelli che non usate. Non solo state facendo del bene agli altri ma anche a voi stessi. State liberando spazio! E non vi venga in mente di rimpiazzare subito quello spazio. Aria. Respirate.

Idem con i giochi, chiedete ai vostri figli (non fatelo a sorpresa, potrebbe essere una brutta sorpresa per loro) quali sono i 10 giochi che amano di più tra quelli che hanno in camera. Raccontate loro una bella storia legata ad un viaggio e alla scelta di soli 10 giochi. Vi assicuro che dopo un primo momento di difficoltà, perché li vorrebbero tenere tutti, inizieranno a scegliere quelli "del cuore". Potete anche coinvolgerli nella donazione. Magari potreste portare fisicamente i giochi in luoghi in cui i vostri doni sono ben accetti e far veder loro che stanno compiendo un'azione bellissima! Oppure partecipare ad un mercatino dell'usato. Ho visto bambini dai 5 ai 10 anni partecipare a queste iniziative e vendere più degli adulti! Sarà divertente! Suggerite loro di trovare un posto per ogni gioco o per ogni libro così da sapere immediatamente dove si trova senza ribaltare casa ogni volta che si cerca qualcosa.

Ma soprattutto insegnate loro a mettere a posto! Avere comunque lo spazio per riporli è già un bonus per il riordino. Si sistemerà tutto in pochi minuti!



4) Avere meno cose, consumare di meno, gettare o donare con consapevolezza aiuta sia l'ambiente ma anche chi ne ha bisogno.


Il giocattolo che un bambino non usa può rendere felice un altro bambino invece di stare su una mensola a prendere polvere. Meno giochi e meno materiale da smaltire è un dono per l'ambiente. Infatti le persone che seguono questa filosofia di vita, sono anche più attente e rispettose dell'ambiente che le circonda. Si può per esempio insegnare ai bambini ad usare la borraccia a scuola invece che, continuamente, bottigliette di plastica. Si può insegnar loro anche a giocare nella natura o con materiale di riciclo. Si possono fare laboratori e giochi riciclando. Si possono rispolverare i vecchi giochi del passato dove bastava un foglio, una penna e un po' di memoria oppure giochi che richiedevano solo l'utilizzo del proprio corpo, giochi di movimento. Ci sono molte alternative per divertirsi senza accumulare roba.


5) Grazie al minimalismo i bambini imparano già da piccoli il valore delle cose, non si sentono in diritto di avere e non pretendono di ricevere quel regalo.


Non si possono ricevere regali sempre e comunque. Oggi, sentendo i miei alunni, alcuni genitori elargiscono premi di continuo, a volte anche piccoli ma pur sempre premi e regali. Premio se hai fatto il bravo, premio se hai preso un bel voto, premio se hai segnato un goal, premio se hai aiutato la mamma o il papà a sparecchiare. Finché sono piccoli, i premi magari possono essere anche economici ma man mano che crescono, non lo saranno di certo!

Risulta necessario fermare questo circolo vizioso e insegnar loro che alcune cose è bene farle senza necessariamente avere un feedback materiale all'istante ed è altrettanto importante insegnar loro che una relazione non è fatta solo di cose. I genitori non amano i figli solo quando fanno i regali e i figli non sono amati di più solo quando ricevono premi.

Con il passare degli anni i bambini stessi imparano che il tempo è il miglior regalo che si possa loro dedicare. Ma da maestra sono sicura che questo i bambini lo sanno già. Non so se avete idea di come brillino gli occhi quando dai loro attenzioni o dedichi loro del tempo.


Ricapitolando: perché insegnare il minimalismo ai bambini?


1. Per aggiungere qualità alla vita: + esperienze e - oggetti materiali

2. Per garantire ordine sulle superfici da utilizzare e quindi ordine mentale

3. Per avere meno distrazioni e quindi favorire la concentrazione

4. Per imparare a disfarsi di una cosa prima di portarne in casa un'altra

5. Per stabilire una collocazione precisa per ogni cosa

6. Per rispettare l'ambiente

7. Per trasmettere il valore della condivisione, del dono, della generosità

8. Per scoprire che si può giocare e divertirsi anche senza giocattoli costosi

9. Per imparare il valore delle cose

10. Per ricordarsi che il tempo è il miglior regalo che si possa ricevere


Se ci pensiamo bene i bambini, per natura, sono minimalisti. Loro amano giocare all'aria aperta, disegnare, ballare, andare in bici, giocare con la palla; odiano invece pulire, riordinare, mettere a posto. Il motivo per cui oggigiorno dobbiamo insegnar loro a esserlo di nuovo è perché loro sono come spugne e assorbono le abitudini e i comportamenti degli adulti che stanno loro vicino.

Se saremo noi adulti a dare l'esempio, sono sicura che non ci saranno discussioni riguardo a cosa tenere e a cosa dar via: sarà la normalità.


Vanessa

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Vanessa Grasso

Dott.ssa in scienze dell'educazione

Insegnante di scuola primaria

Istruttrice di yoga per bambini

Ideatrice di vanEducation e Yogart

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